mercoledì 7 dicembre 2016

DOLCE DI RISO ALLO ZAFFERANO (SAFFRANSPANNKAKA)




Un dolce di riso profumato con zafferano, tradizionale dell'isola di Gotland, dove "viveva" e sono stati girati gli episodi di Pippi Calzelunghe. Nel paesino Kneippbyn potete trovare la sua casa museo "Villa Villekulla". Il dolce si accompagna con panna montata e marmellata di "rovo bluastro" una bacca che cresce spontanea sul'isola. Ho letto che si trova anche nei boschi in Italia; potete usare una marmellata a proprio gusto, dolce o meno dolce. E' tradizione mangiarlo durante le feste natalizie ma perché non gustarlo nei mesi freddi?!  E' buonissimo, facilissimo da preparare e di sicura riuscita!!! Il riso si può cuocere il giorno prima.

Cosa serve 
200 ml di riso arborio    (180 gr)
400 ml di acqua
1/2 cucchiaino di sale
1 litro di latte intero
2 uova grandi
100 ml di mandorle tritate   (70 gr)
100 ml di zucchero  (90gr)
0,5  gr di zafferano

Panna fresca montata
marmellata

Fate cuocere il riso in acqua salata per ca. 10 minuti. Aggiungete il latte e fate cuocere per ca. 45 minuti a temperatura bassa, mescolando di tanto in tanto. Fate intiepidire e aggiungete al riso lo zafferano, le uova, le mandorle tritate e lo zucchero. Mescolate il tutto e versate in uno stampo da forno, pyrex o ceramica, imburrato di media grandezza. Distribuite sulla superficie qualche scaglia di mandorle. Cuocete in forno a  200 gradi per  ca 20-30 minuti. Il dolce è buono sia tiepido che freddo. Servite con panna fresca montata e marmellata.

BUON NATALE!




lunedì 5 dicembre 2016

CROCCANTE DI SEMI (FRÖKNÄCKE)





Una sfoglia croccante di semi vari, sostituisce la voglia di "qualcosa di dolce" in tanti casi, per esempio una dieta. Oggi si conosce l'importanza dei semi nell'alimentazione, per il loro valore nutriente, e ogni seme ha la sua particolare importanza per le varie situazioni. Spesso "fa bene" è sinonimo di non buono ed  invece questo croccante ha avuto tanto successo!

Si prepara in pochi minuti e con un po' di manualità si stende una sfoglia da cuocere in forno.
Per facilitare il lavoro le misure sono segnate in "liquido", più facile che pesare. Se non avete un misurino da 100 ml usate il bicchierino dello yoghurt, 125 ml, qualche ml più o meno non ha importanza. Usate i semi che preferite, impiegando sempre lo stesso dosaggio.

La ricetta è per due placche da forno, cuocete le sfoglie insieme, invertite sotto sopra a metà cottura.

200 ml     farina 00, 0, farro o a piacere
100 ml     semi di zucca
100 ml     semi di girasole
  50 ml     semi di lino
  50 ml     semi di sesamo
una presa di semi di chia o papavero, belli i puntini neri nella sfoglia... fanno anche tanto bene
  50 ml     olio di girasole o mais
200 ml      acqua bollente
1/2  cucchiaino di sale fino

Accendere il forno a 160-170 gradi. 
Mescolare il tutto e stendere una sfoglia sottile fra due fogli di cartaforno. 

Trasferire sulla placca e sollevare il foglio superiore, spolverare la sfoglia con sale fino, a piacere, c'é già nel impasto. Infornare. La sfoglia deve essere asciutta e dorata (ca 30-40 minuti).  Fate raffreddare su una grata, poi spezzate in varie forme e misure. Si può anche dividere la sfoglia in quadratini con la rotella del taglia pizza prima di infornare. Conservare in contenitori di latta o vetro... non plastica!


sabato 14 febbraio 2015

PANE FATTO IN CASA


Ho preso  l'abitudine di fare il pane in casa, quello integrale che si compra al panificio spesso è gommoso e quel che è peggio... troppo salato. Non è  complicato, io uso la planetaria ma impastare a mano è più elaborato ma viene buono lo stesso, importante è mettere un po' di forza. Impasto la sera, lascio riposare in frigo la notte, la mattina lo inforno e spesso congelo quello che non serve in giornata.
La lievitazione a freddo migliora molto il sapore del pane e si usa una minore quantità di lievito. Con il farro uso altre farine, come integrale, segale e farina tipo 0. Usare solo segale e integrale rende il pane piatto e troppo compatto,  per questo faccio prevalere la farina di farro. Usare anche  semi come lino, girasole etc con le farine integrali conferisce al pane ulteriori benefici!  
Qualche altro suggerimento oltre la lunga lievitazione a freddo è accendere il forno al massimo. Nel forno posizionare la teglia sulla quale cuocere il pane, a contatto del forte calore ha quella spinta e forza in più per alzarsi e crescere. Se avete una pietra refrattaria va benissimo, deve essere rovente quando si inforna il pane.   Altro suggerimento è di spruzzare dell'acqua sul pane appena infornato, con un semplice spruzzino di plastica, aiuta la formazione della crosta.  Altra idea è quella di aprire lo sportello del forno ogni 10-15 minuti, si elimina cosi il vapore, sempre per ottenere una buona crosta.

Per questi due filoni ho usato
500 gr di farina di farro
150 gr di farina 0
150 gr di farina integrale
200 gr di farina di segale integrale
25 gr di lievito di birra
1 cucchiaio di zucchero (semolato, canna, miele o sciroppo di acero)
2/3  cucchiaini di sale
600-700 ml di acqua  fredda

Sbriciolate il lievito nel contenitore della planetaria o in una ciotola capiente.  Per chi è abituato alla versione fontana usi quel sistema.  Versate parte dell'acqua e fate sciogliere il lievito,  versate l'altra acqua, lo zucchero e le farine. Aggiungete altra acqua o altra farina se occorre. Ogni farina assorbe diversamente il liquido. Lavorate l'impasto con forza, stendete e piegate se lo fate a mano. In planetaria per 15 min a mano almeno 20 minuti. Unite il sale e lavorate ancora per 5 minuti. Fate riposare il pane in frigo in un contenitore di plastica,  leggermente unto, con coperchio, almeno 8-9 ore.
La mattina (o la sera se avete impastato la mattina) trasferite il pane su un piano di lavoro infarinato e dividete l'impasto come desiderate. Io questa volta ho fatto due filoni ma si possono fare delle forme più piccole o  dei panini, Prendete un pezzo di pasta, stendete con le mani formando un rettangolo e poi lo arrotolate stretto su se stesso.  attorcigliate il panetto facendo due, tre giri e spolverate  con una farina  qualsiasi. Per la lievitazione sistemo il pane su una tovaglia sulla quale metto della carta forno, coprite con un panno e coperta. Fate delle incisioni con un coltello affilato. Deve raddoppiare di volume, una giusta lievitazione rende il pane leggero.

Accendete il forno a 250 gradi con la teglia del forno sistemata ad altezza centrale. Io per infornare uso un tagliere sottile (potete usare un pezzo di cartone, un coperchio o qualche altro attrezzo),  lo infilo sotto la carta forno con sopra il pane, sollevo e faccio scivolare la carta forno con il pane sulla teglia. Come ho già scritto il forte calore da una spinta in più. Ricordate di spruzzare l'acqua e chiudere subito lo sportello. Dopo 10 minuti abbassate la temperatura a 210-220 gradi. Pane di piccole dimensioni possono cuocere a temperatura più alta. Aprire lo sportello ogni tanto per eliminare il vapore. Per sapere se il pane è cotto è molto utile un termometro alimentare, che deve segnare 98 gradi,  altrimenti date dei colpetti sul pane,  se suona vuoto  è cotto,  altrimenti vi regolate dal  colore. Cercate di trovare la giusta combinazione di temperatura e tempo di cottura del vostro forno. Se il pane ha una dura crosta ma non è cotto internamente, la temperatura è troppo alta, un pane troppo secco è indice di troppa farina o temperatura del forno troppo bassa. Fate raffreddare il pane su una grata. Congelate quello in più.

martedì 3 febbraio 2015

DOLCE DELLA NONNA PER IL CAFFE' - FARMORS KAFFEKAKA


Una vecchia ricetta contadina svedese che Maurizia, mia cugina, prepara spesso. La ricetta è di Ingabrita, sua suocera. Kaffekaka, non perché contiene caffè ma si accompagna per un caffè. Ingabrita ha 95 anni, non li dimostra affatto ed è ancora agile e vigile.
La scorsa estate ho trascorso una settimana nella casa dove lei è cresciuta, tipica casa svedese di campagna fine 800, costruita in legno di colore rosso,  seconda casa di Magnus e Maurizia. Un luogo incantevole, nel bosco, 20 passi dal lago. Questa donna cresciuta nella tranquilla provincia, dopo la scuola dell'obbligo ha preso il diploma da infermiera e da ragazza coraggiosa e convinta di volerlo fare, è partita come crocerossina in Germania durante la  seconda guerra mondiale. Nei suoi ricordi ci sono tante storie a buon fine ma le brutte sono molte di più. Mauri ha avuto in regalo il suo blocco di ricette. Ingabrita prepara ancora dolci, sempre per occasioni di festa. Tra le sue specialità ci sono "mandelmusslor" che prepara ogni Natale (un anno li ho provati anche io.... che buoniiii!). Ottimo anche "farmors kaka": ha una consistenza abbastanza umida, copritelo con una pellicola per conservare la freschezza.

Consiglio di anticipare alcuni passaggi nella preparazione: tritare le nocciole e le mandorle, preparare il latticello e mettere da parte, naturalmente, in tre ciotole diverse. Il latticello difficilmente si trova in commercio in Italia  ma nella ricetta spiego come sostituirlo. Lo zucchero integrale lo compro al negozio della catena "NaturaSi", probabilmente si trova anche nei supermercati, oppure lo sostituite con lo zucchero di canna o dello zucchero non raffinato, che hanno un sapore più caramellato.



Cosa serve per una tortiera di diametro cm 24

Farcitura
130 gr di zucchero integrale
150 gr di nocciole tritate
2 cucchiai di farina tipo 00
2-3 cucchiaini di cannella
2 cucchiai di burro fuso

Impasto
125 gr di burro morbido
225 gr di zucchero semolato
2 uova
300 gr di farina tipo 00
1 cucchiaino di lievito in polvere
1 cucchiaino di bicarbonato
1 presa di sale
7 mandorle pelate
7 mandorle amare o gocce di aroma - essenza di mandorla amara
250 ml di latticello  (mescolate 125ml yogurt magro + 125ml latte scremato +1 cucchiaino di succo di limone...lasciate agire per almeno 10 minuti)
                         
Zucchero a velo per decorare (facoltativo)

Accendete il forno a 175 gradi

Per la farcitura mescolate tutto in una ciotola, per ultimo il burro, mettete da parte.
In un'altra ciotola preparate il latticello seguendo la spiegazione di sopra.
Lavorate il burro con lo zucchero, aggiungete le due uova, uno alla volta. Aggiungete quindi le 7 mandorle che avrete tritato, l'essenza e il pizzico di sale, continuando a mescolare delicatamente. Setacciate ora la farina con il lievito e il bicarbonato,  unite al composto di uova, intervallando con il latticello, mescolando. Versate metà dell'impasto nello stampo imburrato e infarinato (io uso il pane grattugiato finemente al posto della farina) e pareggiate con il retro di un cucchiaio o coltello. Distribuite la farcitura e coprite con l'altra metà del impasto, pareggiate. Infornate nella parte bassa per ca 1 ora, fate la prova stecchino. Sfornate e lasciate raffreddare su una grata. Sformate e spolverate con zucchero a velo.

lunedì 26 gennaio 2015

SEMLOR ........I DOLCI SVEDESI DELLA QUARESIMA


Semla, il dolce svedese della quaresima (fastlagsbulle), farcito con pasta di mandorle e panna è un invenzione del periodo fra la prima e la seconda guerra mondiale. La tradizione di dolce nei giorni antecedenti la quaresima è medievale. La Svezia era uno stato cattolico prima della riforma Luterana, e si praticava il digiuno durante la quaresima. In quei tempi la preparazione al digiuno consisteva nel mangiare e bere molto, importante nutrirsi per apportare energie. Questi erano anche momenti di feste e gioia.  L'usanza del pane e poi di semla quaresimale probabilmente sono state introdotte dalla Germania e Danimarca  nel 1600.
Molto più tardi quando la farina iniziò ad essere usata dalla gente comune, non solo dalle famiglie ricche, la semla ha avuto la sua forma, bella, tondeggiante preparata con farina bianca e zucchero. La parola "semla" deriva dalla parola latina simila  che significa "la farina più nobile". In questi ultimi anni si farcisce anche con nutella, crema pasticcera etc., anche buonissimo, mi  piace però ricordare la tradizionale semla che mangiavo da ragazzina. In altri momenti dell'anno proverò anche altre farciture.

Anni fa le trovavi in vendita solo il Martedì durante la quaresima,  oggi in Svezia si mangiano dalla fine di Natale fino a Pasqua. Si vendono in tutte le pasticcerie ma si trovano anche nei supermercati, nelle aree di servizio etc etc. Sono state istituite anche premi per "la semla" più buona della città o piuttosto per altre categorie.  Ma....vuoi mettere una semla fatta in casa...con prodotti genuini?! Non so come dirvelo....scriverlo.........scusate se mi ripeto......è un impasto briosce:))))). Il cardamomo in questo dolce e un ingrediente principale, dà un profumo e aroma particolare. Pestato fresco al mortaio. A Taranto lo trovo da Bonbon et Chocolat, nella sua capsula verde che si elimina.

Cosa serve per 15- 25 semlor    (la grandezza la decidete voi)
250 gr di latte fresco freddo
25 gr di lievito di birra
500-550 gr ca di farina tipo 0
100 gr di burro morbido   (buona qualità)
90 gr di zucchero semolato
1 uovo di  media grandezza
1/2 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di cardamomo pestato fine (di più se vi piace il profumo)

Farcitura
200 gr di pasta di mandorle
300-400 ml di panna fresca
3-4 cucchiai di latte fresco

Zucchero a velo per decorare

Per ottenere una briosce saporita io uso il sistema "riposare in frigo per diverse ore". Preparo l'impasto la sera e lo lavoro la mattina. Se volete fare subito riscaldate il latte a 37 gradi.
Sbriciolate il lievito in una ciotola o nel contenitore dell'impastatrice, versate il latte e fate sciogliere il lievito di birra. Aggiungete l'uovo, lo zucchero, il cardamomo e la farina. Iniziate a lavorare energicamente per avere dei dolci morbidi e leggeri, 10 minuti a macchina, il doppio a mano. Ora aggiungete all'impasto il burro morbido, un po' alla volta, sempre lavorando ed infine il sale. E' molto importante lavorare l'impasto energicamente, si formano le "catene del glutine" che rende l'impasto elastico e il pane poi leggero e morbido.  Mettete a lievitare il panetto coperto al caldo per un ora. Per il riposo a freddo in un contenitore, unto da un velo di olio o burro, con coperchio, in frigo per 7-8 ore.
Trascorso il tempo trasferite sul tavolo di lavoro, forse non serve infarinare, iniziate a fare delle sfere:da 50-60 gr sono una grandezza media. Con la mano cupa iniziate con dei movimenti circolatori per ottenere una pallina liscia, trasferite sulla placca del forno coperta da carta forno. Distanziate fra una e l'altra, cresceranno del doppio. Lasciate lievitare al caldo coperte da un panno lontano da correnti. Io infilo la placca in una velina. Devono raddoppiare di volume. L'impasto freddo forse esige un tempo più lungo di lievitazione. Infornate a 225 gradi per ca 8 minuti, devono avere un po' di colore, troppo nel forno le rende secche!

Dopo la cottura le sistemate su una grata a raffreddare coperte da un panno. Iniziate a preparare la farcitura grattugiando la pasta di mandorle attraverso i fori grandi. 
Tagliate la parte superiore al dolcetto e togliete un po' di mollica che mescolate con la pasta di mandorle e 3-4 cucchiai di latte freddo. Riempite l'incavo con la farcitura e chiudete con la panna montata addolcita con zucchero a velo, non troppo montata. Posizionate il "cappello", senza premere,  spolverate con zucchero a velo. Conservare in frigorifero, meglio se coperti  Sono buoni lo stesso giorno o al massimo il giorno dopo. 



I panetti si possono  congelare: imbustateli appena sono freddi e mettete in freezer oppure con il ripieno di pasta di mandorle. Coprite con la panna montata quando sono scongelati.


sabato 24 gennaio 2015

INVOLTINI DI POLLO AVVOLTI DA FETTINE DI BACON



Mi piace tantissimo il pollo, il bacon e le patate (sono cresciuta mangiando ogni giorno patate in Svezia:), e questa ricetta la trovo ideale per i miei gusti, spero anche per i vostri!!! La spesa è minima e così anche il tempo di preparazione. Si usa il fuso del pollo disossato,  molto più morbido e non secco. Farcite con il formaggio che preferite, anche del tipo piccante,  io adoro il gorgonzola, abbinato con il bacon è il massimo! Vedrete che questa ricetta sarà sicuramente un cavallo di battaglia nella vostra cucina......fatemi sapere! Accompagnate con un tsatsiki di carote.

Cosa serve per 4 persone
900 gr di fusi di pollo disossati
sale e pepe
150 gr ca di formaggio, quello che preferite
280 gr di bacon 
1 kg di patate
1 cipolla
2 cucchiai di burro fuso
1 cucchiaio di rosmarino fresco tritato


Tsatsiki di carote

400 gr ca di carote 
uno spicchio di aglio (potete anche escluderlo)
200-250 ml di yogurt greco
sale e pepe q.b.
qualche goccia di succo di limone
un cucchiaio di olio d'oliva


Preparazione

Mettete i fusi di pollo fra due fogli di carta da forno e batteteli con un batticarne per assottigliarli, pepate e salate. Farcite con il formaggio. Arrotolate il pollo e avvolgete l'involtino con fettine di bacon. Affettate le patate e la cipolla, salate ma non troppo, il bacon è già saporito, mettete le verdure in una pirofila e versate su queste il burro fuso. Sistemate sul letto di patate e cipolla l'involtini. Distribuite su tutto il rosmarino tritato.  Cuocete in forno a 225 gradi per ca 30-40  minuti. Il pollo deve essere ben cotto.

Bucando con una forchetta il succo che fuoriesce deve essere incolore.



Tsatsiki di carote
Pelate,  grattuggiate o affettate sottilmente le carote. Mescolate con lo spicchio di aglio passato al spremiaglio o tritato, lo yogurt, l'olio e il succo di limone. Regolate con sale e pepe. Guarnite con l'origano.


venerdì 2 gennaio 2015

BISCOTTI CON NOCCIOLE E CIOCCOLATO



L'impasto di questi biscotti è abbastanza semplice, la cottura invece è un po' più laboriosa. Garantisco che ne vale la pena perché sono molto buoni. Ricordano i cantucci ma con il cioccolato e le nocciole danno un tocco in più. Questa volta ho usato la planetaria ma va benissimo anche impastare a mano. Biscotto significa due volte cotto e questi devono andare in forno due volte. Se è la prima volta che li preparate dimezzate la ricetta. Qualche tempo fa li ho preparati con l'aggiunta di frutta secca, albicocche, uvetta e prugne, tagliati a striscioline. Questa volta però li facciamo semplici. Chi assaggia questi biscotti mi chiede sempre la ricetta.

Cosa serve
1 kg di farina tipo 00
300 gr di burro morbido
400 gr di zucchero semolato
5 uova medie
2 bustine di lievito in polvere
400-500 gr di nocciole tostate
150-200 gr di cioccolato al latte o fondente
(latte fresco)



Accendete il forno a 180 gradi.
Setacciate la farina con il lievito in polvere. Nella planetaria lavorate lo zucchero con il burro morbido. Aggiungete un uovo alla volta e poi la farina mescolata con il lievito. Se l'impasto risulta troppo asciutto aggiungete un po' di latte. Incorporate le nocciole e cioccolato tritati grossolanamente. A mano: setacciate la farina con il lievito e fate la solita fontana. Nel foro incorporate lo zucchero, le uova e il burro morbido. Quando  avete ottenuto un impasto liscio incorporate le nocciole e il cioccolato tritati.
Formate dei rotoli di ca  4-5 cm di diametro ma decidete voi quanto devono essere grandi i biscotti. Sistemate sulla placca del forno coperta da cartaforno, non troppo vicini perché nel forno crescono. Premete leggermente con il palmo della mano per appiattirli.
Lasciate cuocere i rotoli per ca 20 minuti. Lasciateli raffreddare un po' sulla placca, sono caldi e molto fragili e poi li sistemate su un piano a raffreddare del tutto. Tagliare a freddo il rotolo fa sì che il biscotto, terminata la seconda cottura, risulti croccante ma non duro. Un altro motivo è che tagliando il rotolo a freddo si sbriciola meno.
Con un coltello affilato tagliate i biscotti in diagonale: date un taglio netto.
Sistemateli ancora sulla cartaforno appoggiati su un lato. Infornate ancora per ca 15 minuti, devono essere dorati. Sfornate e lasciateli raffreddare su una grata. Conservate in scatola con coperchio.