sabato 20 settembre 2014

CASSERUOLA CREOLA (KREOLSK GRYTA)


                             
In Svezia ormai si mangia cibo proveniente da tutto il mondo; questo piatto creolo, (caraibico), l'ho mangiato lì in Svezia. L'ho visto preparare da Pia, mia cugina; la sera dovevamo essere 15 persone a cena.  Devo dire la verità, mi sembrava una pietanza molto strana e non mi attirava nemmeno un po'! Mi sono dovuta ricredere, è uno spezzatino particolare ma è questo che lo rende piacevole, un gusto diverso. La preparazione è abbastanza veloce. Pensate, ha cucinato e siamo uscite a fare shopping. Erano i miei ultimi giorni di vacanza e avevo da fare degli acquisti da portare in Italia. Da Pia abbiamo fatto anche la serata tacos, che non è tra le mie preferenze come sapore! Non vi spaventate degli ingredienti, garantisco che il risultato sorprende! In Svezia il filetto di maiale si vende già in confezione: è difficile trovare il negozio del macellaio, solo nei mercati coperti. Probabilmente in Italia dovete avvisare il macellaio di mettere questa parte del maiale da parte. La ricetta richiede il salame cabanoss, ungherese un po' piccante e un po' affumicato. Io ho usato il chorizo. L'ho trovato alla Lidl. Si tratta di aprire i barattoli di vetro e versare... più facile di così:))) La panna deve essere quella che usiamo da montare, fresca non vegetale e zuccherata! Vi consiglio di non usare mai quella da cucina, neanche per altre preparazioni!!! Questo piatto si accompagna benissimo con il riso basmati, trovate scritto sulla confezione come prepararlo, si cuoce da solo nell'acqua senza mescolare. È un piatto unico, servite, prima o dopo, vari tipi di formaggio.

 Cosa serve per ca 5  persone

1 kg di filetto di maiale
20 gr di burro 
150 gr di salame cabanoss o qualche altro tipo
200 gr di cetriolini sott'aceto
200 gr di cipolline sott'aceto
200 gr di peperoni sott'aceto
150 gr di olive snocciolate
1 spicchio di aglio
500 gr di panna fresca (crema di latte)
timo, qualche fogliolina
sale
pepe




Eliminate il grasso e le parti bianchi del filetto e tagliatelo in bocconcini piccoli.











Fate sciogliere il burro in una casseruola. Tagliate il salamino in fettine e fate saltare nel burro per qualche minuto.















Togliete le rondelle di salame e tenetele da parte. Adesso mettete i bocconcini di filetto e il timo, fate prendere colore, rigirando di tanto in tanto, salate e pepate.











Rimettete le rondelle di salame nella pentola e aggiungete anche l'aglio tritato, i cetriolini, le cipolline e le striscioline di peperone, scolati dall'aceto, ma non del tutto.












Fate cuocere per un minuto e aggiungete le olive e la panna. Sobbollite il tutto su fuoco medio per cinque minuti. Assaggiate di sale e se volete aggiungete un'altro po' di pepe.












Cuocete il riso basmati, che servirete a parte.  Portate a tavola e sorprendete!




venerdì 12 settembre 2014

LEMONBARS



E così sono tornata da una lunga vacanza in Svezia.  Ritornare nel posto dove sono cresciuta mi rende molto felice, ci sono parenti e amici e posti che hanno lasciato tracce piacevoli nella mente e nel cuore. Io vivevo nella città che si chiama Västerås, dove si trova la grande industria della ASEA, oggi ABB. Ci  lavoravano tanti italiani e anche i miei genitori. Västerås è molto cambiata ultimamente, in meglio. Nascono ogni giorno nuove attività per il tempo libero, in ogni angolo trovi caffetterie e ristoranti, nella bella stagione all'aperto. Quest'anno in Svezia c'è stata un'estate con sole e pochissima pioggia, anche agosto è stato un mese con tempo meraviglioso.



Ho fatto delle lunghissime passeggiate, anche per smaltire le mangiate di dolci e  pietanze tradizionali che è un must quando sono lì.. Ho trafficato anche io in cucina, ho preparato i kanelbullar, alcuni con mirtilli selvatici, il mese di agosto è la stagione giusta.

Con i mirtilli coltivati americani, che noi in Italia troviamo al supermercato, hanno in comune solo il colore. Quelli selvatici hanno più sapore e tingono, penso che siano anche più nutrienti e contengono più antiossidanti. Qualche settimana dopo i primi mirtilli escono i "lingon" (che non sono i ribes: termine ufficiale: vaccinum vitis). Si consumano solo cucinati nella panificazione, nei dolci o come marmellata (IKEA).

Insieme a mia cugina Maurizia, ho fatto 3,5 litri di limoncello cremoso con i limoni biologici che abbiamo trovato al supermercato. Per il liquore serve solo la buccia e con i limoni sbucciati abbiamo fatto la granita: vista la bella stagione è finita in pochi giorni. 

Ed ecco un'altra ricetta con i limoni, una ricetta english. Abbastanza facile, forse il passaggio della frolla è un po' elaborata, ma giusto un po'. Con questa  dose ne vengono ca 25 pezzi più o meno grandi, lo decidete voi. Si può benissimo dimezzare la dose usando una teglia più piccola. Ma state certi che si mangia più di un quadratino perché il limone rende questo dolce "non dolce".  


Cosa serve per una teglia di ca 35x33 cm (la mia)

Frolla
300 gr  farina 00
40   gr zucchero semolato
250 gr burro
2 piccole prese di sale

Ripieno
6 uova
360 gr zucchero semolato
60 gr di farina 00
4 cucchiaini di zucchero a velo vanigliato
la scorza grattugiata di 4 limoni (solo la parte gialla)
250 ml di succo di limone
zucchero a velo per spolverare la superficie

Per la frolla mescolate farina, zucchero e sale, aggiungete il burro freddo tagliato a cubetti. Lavorate con le punta delle dita o con l'impastatrice. Non impastate troppo, formate un panetto, lo avvolgete con della pellicola e mettete a raffreddare in frigo per ca 30 minuti.


Accendete il forno a 180 gradi.
Con il mattarello stendete la pasta fra due fogli di carta forno, trasferite nella teglia lasciando la carta forno. Livellate la frolla tagliando e aggiungendo la pasta dove serve in modo da ottenere una base con un piccolo bordo. Coprite con  la carta forno la frolla e su questa dei pesi, fagioli, riso o altro ( i miei li ho comprati da Eataly a Milano).


Infornate per ca 15 minuti, nella parte centrale, sfornate e togliete pesi e carta forno superiore. Spennellate la superficie della frolla con uovo sbattuto, serve per sigillare la frolla, infornate ancora per qualche minuto. Deve risultare leggermente dorata. Fate raffreddare in teglia su una grata.



Per il ripieno montate le uova con lo zucchero, mescolando aggiungete la farina, lo zucchero a velo vanigliato, la scorza e il succo del limone. Versate sulla frolla fatta raffreddare e infornate per altri 15-20 minuti. Il ripieno deve rassodare ma non essere del tutto "fermo". Sistemate la teglia su una grata e fate raffreddare. Tagliate lungo i bordi in modo da regolare il contorno del dolce (mangiate voi o date ai familiari). Spolverate con lo zucchero a velo. Tagliate nella forma desiderata,
quadrati o barrette. Conservate in frigo.




giovedì 4 settembre 2014

RISO, PATATE E COZZE




Se mi chiedete qual è il mio piatto preferito, senza esitare rispondo: riso, patate e cozze, versione tarantina. A Bari aggiungono le zucchine. Sembra una cosa semplice ma un po' laboriosa lo è. L'ho mangiato nei ristoranti sia a Bari che a Taranto ma assicuro che la preparazione più buona è quella della mamma, mia mamma! Lei questa teglia la prepara da tanti anni e certamente non pesa gli ingredienti ma va a "occhio". Mi sono messa vicina e abbiamo pesato tutto e ho cercato di scrivere spiegando bene ogni passaggio. Le cozze devono essere aperte "a guscio".  Personalmente non le so aprire, ci vuole pratica, anche per tirare il filo che si trova fra i due gusci. Se si fa in modo sbagliato le svuoti. Il risultato deve essere un riso al dente che avvolge il tutto con compatezza, non si deve sfaldare di quà e di là. Come per la ricetta di cavatelli e cozze meglio dei frutti che hanno ancora il sapore del mare come quelle tarantine (faccio un po' di sana pubblicità)! Seguite bene la ricetta e avrete anche voi un piatto strepitoso. La misura della teglia è cm 40x30 ca, abbiamo mangiato 6 persone più qualche bis.  Potete benissimo dimezzare la ricetta, ricordate che le dosi sono indicative, non si deve seguire al grammo come si fa per i dolci. Potete anche aggiungere dei pomodorini per fare un po di colore, nello strato centrale.

Cosa serve

3 kg  cozze
300 gr  riso classico
1,6 kg patate
100 gr+3 cucchiai pecorino grattugiato
2 cipolle
100 gr pangrattato
sale
pepe
olio d'oliva


Le cozze devono essere prive di incrostazioni, potete aiutarvi con una spugnetta abrasiva, solo per la parte della cozza che verrà usata per la preparazione. Forno a 180-190 gradi ca.



1. Affettate la cipolla e coprite la teglia.















2. Affettate le patate, salatele e coprite le cipolle.















3. Sistemate sulle patate le cozze.














4. Riempite le cozze, ma anche intorno con il riso.











5. Spolverate il tutto con il pecorino grattugiato.











6. Versate a filo l'olio d'oliva.
7. Coprite con un altro strato di patate affettate.














8. Mescolate il pangrattato con 3 cucchiai di pecorino grattugiato e il prezzemolo tritato.
9. Cospargete il miscuglio di pangrattato e formaggio sulle patate.














10. Versate sempre a filo altro olio in modo da condire tutto.
11. Con l'aiuto della mano schizzate dell'acqua sulla superficie














12. Versate in un angolo della teglia dell'acqua che deve coprire il riso, inclinate la teglia in modo da
distribuirla su tutto il riso.


     






Adesso potete infornare nella parte bassa. Il riso deve bollire e anche le patate devono cuocersi. Aggiungete altra  acqua se necessario. Assaggiate per vedere la cottura delle patate e del riso. Il tempo di cottura dipende dal tipo di riso e patate. A fine cottura potete aumentare la temperatura per una più croccante crosticina. Lasciate riposare prima di servire!